Il corpo umano, per più della metà, è composto di acqua. La vita stessa, come si sa, è nata dall’acqua e grazie all’acqua. Tutte le funzioni biologiche dipendono da essa, e in particolare per lo sportivo una sua carenza comporta delle ripercussioni sulla prestazione atletica, nonché sul tono muscolare e sul dimagrimento.

Chi pratica attività sportiva ha bisogno di reintegrare le calorie perse col dispendio energetico (1 ml di acqua a caloria) perché durante l’esercizio fisico aumenta la produzione di energia da parte delle cellule muscolari, e questo porta all’aumento della temperatura corporea e alla conseguente necessità di espellere l’eccesso di calore attraverso il sudore.

 

Prima di cominciare l’allenamento, quindi, è bene bere mezzo litro di liquidi per un’adeguata preidratazione, almeno due ore prima della prestazione per fornire all’organismo il tempo di eliminare i liquidi eccedenti. Ma bisognerebbe continuare il reintegro di acquaanche durante l’allenamento stesso, a piccoli intervalli regolari, in base al tipo di lavoro muscolare e alle caratteristiche ambientali. Un apporto ottimale è di un quarto di litro di acqua ricca di sodio ogni 15 minuti.

Assumere liquidi al termine dell’esercizio evita l’ipoidratazione cronica, e permette il recupero delle scorte di glicogeno ristabilendo l’equilibrio dell’organismo.

L’atleta durante l’attività sportiva suda. Il sudore è acqua, non grasso che si scioglie. Un litro di sudore contiene 1,5 gr di sali minerali, principalmente potassio. Il resto, cioè pochi grammi, sono distribuiti tra grassi e zuccheri. Ciò non deve scoraggiare, perché i benefici si vedranno nel tempo. Infatti uno sportivo di buon livello brucia più calorie di un sedentario durante l’intera giornata, e continua persino mentre dorme.

La quantità di acqua da bere durante la giornata deve essere pari alla quantità di calorie spese in giornata, quindi 2 litri di acqua al giorno per chi consuma 2.000 calorie. Per far fronte a tale necessità è ottimale l’apporto di alimenti quali frutta e verdura.